Moscondoro...

mercoledì 23 settembre 2009

Io e i muratori.

Nel mese di maggio è approdata di fronte alla mia attuale casa, una simpatica impresa edile composta da padre e figlio.
L'impresa è intenta a ristrutturare la vecchia stalla dei miei nonni e trasformarla in casa mia.Dal progetto dell'architetto (ullallà) sarebbe venuta una casa molto bella e piuttosto originale (come chi la abiterà).Casa mia ha un soffitto altssimo attraversato da robustissime travi di legno, dove i gatti si rifugeranno quando non si vorranno far dare l'antipulci e dove Valentino potrà attaccare l'altalena per giocare in casa quando piove.
Casa mia ha un soppalco stranissimo dove si può salire e affacciarsi in salotto proprio sopra la televisione e fare BU' spaventando tutti.
Casa mia ha sul tetto un'abbaino da dove puoi vedere le stelle.
E' decisamente una strana casa ma ci piace così.

Ai muratori un po' meno.

Hanno fatto storie per tutto.

Hanno passato il primo mese ha disfare il tetto e poi a rifarlo.Ma finchè c'era da distruggere, tirare le tegole sul pianale del camion, usare il martello pneumatico ,insomma, fare più casino possibile, tutto ok. Poi hanno cominciato a lagnarsi e a criticare le nostre scelte.
"Ma come farete a scaldarla?" "Ma che popò di finestra, proprio sopra l'acquaio??"" Di che ve ne fate dell'abbaino??"" Il caminetto:QUI???MAH!"
Insomma è stato un crescendo di critiche e di moccoli* mentre lavoravano.
La mattina, in mezzo al frastuono degli escavatori, li guardavo e mi sembrava di vedere due bimbetti che giocano: spacca, scava, sposta, ri-spacca, dacci di calcina...
Hanno criticato anche il fatto che vogliamo una casa più ecologica possibile: abbiamo fatto istallare i pannelli solari e abbiamo predisposto il riscaldamento tramite stufa a pellet e legna.
"Ma bada te che roba, o perchè 'un ci mettete il GPL come tutti? Mah...fate voi,eh."

Se Dio vole si son levati dalle palle.
Perchè 'un li reggevo più.


* moccolo = in vernacolo livornese significa bestemmia.

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