Moscondoro...

mercoledì 27 febbraio 2008

Gatti nella guazza.

Nella casina vivono anche tre simpatici gatti di mio possesso che spesso spesso mi fanno confondere...I nomi dei tre graziosi micetti sono (in ordine di età):Mandarino, Totò e Luigi.Mandarino è un gatto rosso di un anno e mezzo a cui piace giocare con le ombre e fare il bagno sotto l'acqua della gomma quando annaffio le piante, Totò è un gatto molto vivace che ha avuto un'infanzia difficile ma adesso si è ripreso ed è bellissimo,Luigi è un grigione di 8 mesi molto casalingo e chiacchierone ma che non si fa toccare da nessuno tranne noi.Ecco questi tre soggetti mi fanno impazzire per riuscire a farli entrare in casa e andarmene a letto.Nelle sere come stasera, dove è piovigginato in mattinata e il cielo è rimasto grigio per tutto il resto del pomeriggio, fuori l'aria è carica di acqua, e non è nebbia:è proprio GUAZZA. E i miei gatti con la guazza ci vanno a nozze.La guazza deve avere nei gatti un'effetto anfetaminico: loro sono iperattivi, scappano da tutte le parti(il giardino, al contrario della casa dei puffi è ENORME)e io me le devo inventare di tutti i colori per riuscire a chiapparli e farli prigionieri. Prima di tutto provo ad ingannarli con il suono dei croccantini(un classico) e loro (mica scemi)arrivano sulla soglia della porta(spalancata)e si bloccano,come se un sottilissimo e inesistente vetro gli impedisca di entrare,annusano l'aria e si levano di torno a tutta birra.Poi scatta l'operazione finto topo:mi procuro un rametto e lo agito per terra a mo' di topo nell'erba loro si tengono a debita distanza incuriositi,io agito ancora cercando di avvicinarmi e loro come vedono la mossa,schizzano tre metri più là....ma Totò ci casca sempre e almeno lui lo ficco in casa. Rimangono gli altri due.Inizio a rincorrere a passo svelto Mandarino che,stile cammello, trotterella verso il prato più grande....io inizio a correre, Mandarino galoppa fino alla siepe di recinzione(lo sa, quella volpe che se si ficca là sotto io non ho le misure adatte per seguirlo)ma forse la corsa è stata troppa e si appiattisce (forse si crede mimetico) e io lo acchiappo......e anche l'altro è parcheggiato.E' la volta di Luigi.Per lui la tecnica è la più semplice: basta incamminarsi verso casa che lui, fifone, ha paura a star solo e dopo un secondo eccolo lì che piange sulla porta. Dopo mezz'ora (mangiano e fanno le loro accurate pulizie) dormono tutti e tre (Totò addirittura RUSSA) rispettivamente sulla sedia, sul divano e al mio posto sul letto.E IO ORA DOVE DORMO?'notte

1 commento:

Nocella ha detto...

simpatici felini, almeno tu puoi rincorrerli sul prato io i miei non posso seguirli sui tetti...